IL NOSTRO SALUTO A LUCIANO SOVENA, L'AVVOCATO CHE HA FATTO GRANDE IL CINEMA ITALIANO
Presidente di Roma Lazio Film Commission, ex Ad di Istituto Luce e Cinecittà Luce, è stato un instancabile promotore del nostro cinema. Il saluto dell’Accademia del Cinema Italiano
Il 10 maggio Luciano Sovena era con noi alla cerimonia del David di Donatello, la grande festa di quel cinema italiano che anche lui ha con inesauribile passione contribuito a creare. Appena qualche giorno dopo, il 14 maggio, ci ha lasciati all’improvviso, attoniti e addolorati: Luciano, presidente di Roma Lazio Film Commission, resterà sempre nel nostro ricordo come un amico e una delle grandi personalità del nostro cinema. «L'Avvocato, era questo il suo appellativo, per tutti l'avvocato Luciano Sovena», scrive la Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano Piera Detassis. «L'appassionato di cinema che aveva condotto Cinecittà Luce e la Film Commission del Lazio, oltre ad aver tenuto stretti i fili di cento eventi. S'appassionava di ogni fatto di cinema e ne frequentava i luoghi, i set, i backstage persino con qualche parentesi da attore. L'ultima occasione di incontro è stata la notte dei David di Donatello: come sempre era lì, attento e curioso di tutto ciò che è cinema. Ne abbracciamo il ricordo. Sii in pace Luciano».
Luciano Sovena, avvocato specializzato in diritto dello spettacolo e delle comunicazioni e in diritto d'autore, è stato tra l'altro membro della commissione per il credito cinematografico e di revisione cinematografica della presidenza del Consiglio, dal 2003 al 2008 è stato Ad dell'Istituto Luce, nel biennio 2008-2009 ha ricoperto anche la carica di presidente, dal 2009 al 2011 è diventato Ad di Cinecittà Luce.
«Un grande e generoso professionista, amico del cinema italiano. Ironico, simpatico, aperto a tutti, è stato a lungo amministratore delegato dell'Istituto Luce e presidente di Roma Lazio Film Commission», ha scritto la film commission stessa per annunciare la sua scomparsa. «Era diventato il punto di riferimento per il mondo che amava: il cinema che ha sempre avuto nel cuore e a cui ha dedicato la vita». Nella nota dell'ANEC, «Sovena è stato un talent scout di rara competenza, persona discreta e amabile, punto di riferimento costante del cinema italiano».
Tra le produzioni realizzate alla guida dell'Istituto Luce e di Cinecittà Luce, molte sono state premiate e applaudite nei grandi festival internazionali, come Là-Bas di Guido Lombardi, Leone Del Futuro Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis alla Mostra di Venezia 2011, Corpo celeste, l’esordio di Alice Rohrwacher, presentato a Cannes 2011, 20 sigarette di Aureliano Amadei, vincitore della sezione Controcampo italiano alla 67a Mostra di Venezia e di 4 David di Donatello, Le quattro volte di Michelangelo Frammartino, vincitore del Premio della critica al Festival di Cannes 2010 e il Nastro d'Argento Speciale 2010, Private di Saverio Costanzo, Pardo d'oro al Festival di Locarno 2004 e David di Donatello 2005 per il miglior regista esordiente.