Un cinema sostenibile E' possibile: i Premi David di Donatello inaugurano con EcoMuvi un osservatorio sulle pratiche ecologiche del cinema italiano
Il nuovo percorso dell’Accademia del Cinema Italiano, prima in Europa, sulla ricerca e lo sviluppo sui temi della produzione sostenibile parte dalle opere iscritte all’edizione 2023 dei Premi David con un questionario proposto a tutte le produzioni che iscrivono i loro film. L’obiettivo: fornire al settore audiovisivo una prima mappatura dello sviluppo sostenibile del nostro cinema
I Premi David di Donatello diventano la prima Accademia di Cinema in Europa a mappare lo stato dell’arte della produzione sostenibile nazionale, grazie a un nuovo progetto realizzato insieme ad Ecomuvi: un osservatorio sulla sostenibilità del cinema italiano, per analizzare e amplificare le pratiche ecologiche delle produzioni e dei set. Dal 20 ottobre 2022 l'Accademia propone un questionario alle produzioni che iscrivono un loro film ai Premi David di Donatello edizione 2023, da compilare su base volontaria, con l'obiettivo di monitorare le performance di sostenibilità, e la metodologia impiegata, dei titoli italiani distribuiti nelle sale italiane nel 2022.
La notizia è stata accolta con interesse da Variety che ci ha raccontati come la prima Accademia europea a muoversi sul tema della sostenibilità nel cinema in maniera così completa, nell'articolo di Nick Vivarelli che potete leggere qui:
https://variety.com/2022/film/global/david-di-donatello-ecomuvi-1235401998/
Le risposte fornite dalle singole produzioni saranno ricevute da EcoMuvi che le elaborerà in un’analisi in forma anonima dei dati e consegnerà all'Accademia e a tutto il settore un report dettagliato e complessivo.
La partnership tra i David ed Ecomuvi nasce nel 2022 con l'obiettivo di proseguire con percorsi formativi che saranno sviluppati anche in funzione di questa prima mappatura della produzione nazionale, con lo sguardo al futuro nell’ottica di valorizzare, incentivare e celebrare scelte e pratiche sostenibili nell’audiovisivo
Il lavoro non sarà solo di analisi ma si concretizzerà in una vera e propria collaborazione di ricerca e sviluppo, capitanata dall’Accademia, verso un processo compartecipato a poter garantire una giusta via allo sviluppo sostenibile.
EcoMuvi è il disciplinare internazionale di sostenibilità ambientale certificato per la produzione audiovisiva: primo in Italia (2013) è un reale ripensamento del processo produttivo che fornisce la metodologia e concreto supporto per analizzare l’impatto ambientale di ciascuna produzione, ridurlo e certificarlo attraverso l’adozione di comportamenti di risparmio, rispetto e uso intelligente di materiali e risorse, declassando la compensazione di Co2 ad ultima risorsa.
EcoMuvi garantisce legittimità e continuità al lavoro affidando la verifica e certificazione della performance di sostenibilità ad organismi indipendenti accreditati.
«Da quattro anni, con il Consiglio Direttivo e la squadra David, immaginiamo un'Accademia del cinema italiano sempre più aperta allo scambio costante con diversi partner dell'industria cinematografica, artisti e professionisti dei diversi mestieri, in particolare negli ambiti innovazione, riforma e formazione», sottolinea Piera Detassis, Presidente dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello: «Investiamo su progetti che possano promuovere il cinema italiano e la sua cultura, focalizzando l’attenzione sui temi più rilevanti da affrontare e proponendo idee per il cambiamento. Ecomuvi è uno dei partner che abbiamo incontrato lungo il percorso e sono felice che grazie al nostro dialogo e al lavoro insieme negli ultimi mesi si stia lanciando un'iniziativa per la creazione di un nuovo osservatorio sulle pratiche sostenibili nel nostro cinema. È un primo passo, e spero che questa attenzione alla sostenibilità possa trovare riscontro tra le case di produzione in Italia e s’inserisca in maniera virtuosa nel dialogo con le altre Accademie di Cinema a livello internazionale».
«Siamo onorati e orgogliosi di poter affiancare l’Accademia in questo percorso, - conclude Ludovica Chiarini, responsabile di EcoMuvi - l’esperienza, autorità e volontà dell’Accademia di intraprendere una strada così ambiziosa ci entusiasma, siamo certi che la loro guida potrà permetterci di trovare la miglior modalità per mettere le nostre competenze, maturate in ormai quasi dieci anni da apripista nel settore a livello Europeo, al servizio di un progetto sì complesso, ma tenacemente ambizioso, propositivo e innovatore».